L’odierno Teatro Comunale di Teramo, nasce sulle ceneri del precedente teatro all’italiana demolito nel 1959. Progettato dall’architetto teramano Nicola Mezucelli e inaugurato nel 1868 con l’opera Ballo in maschera di Giuseppe Verdi ne fu decretata la demolizione dal Consiglio Comunale del 11 settembre 1959 per far posto all’odierno Cineteatro che condivide l’immobile con un piccolo centro commerciale al piano terra.
Per ulteriori informazioni sul teatro storico si può vedere la relativa pagina wikipedia. Il demolito teatro poteva contare su 750 posti a sedere tra platea e palchi. Per la demolizione e relative vicissitudini, di grande interesse il libro di Elso Simone Serpentini, Solo il piccone. Come fu abbattuto il Teatro Comunale di Teramo, Artemia edizioni, che racconta dettagliatamente tutta la storia.
Teatro Comunale di Teramo demolito nel 1959.
Disposto su due ordini di sedute, platea e galleria, l’odierno Cineteatro può contare su una capienza di 780 posti (+5 disabili) a sedere. Con un palcoscenico di 12m x 10m e un graticcio a 12 metri d’altezza, dagli anni ’60 ad oggi, è lo spazio teatrale più utilizzato della città sia per la programmazione dello spettacolo dal vivo sia per le occasioni di incontro della comunità cittadina.
Ritenuto negli ultimi decenni come “una ferita aperta”, per aver trasformato il volto della città con un’architettura funzionalista, tipica degli anni 60′, e per aver relegato un luogo della cultura in posizione secondaria rispetto al piccolo centro commerciale che affaccia direttamente sul corso principale della città, il Cineteatro Comunale di Teramo, progettato dall’architetto Franco Storto, autore negli stessi anni del Palazzo di Giustizia di Teramo, negli anni è riuscito a guadagnarsi l’affetto dei teramani.
“Teatro? Parliamone!” è il corso di formazione gratuito per docenti, educatori e artisti sui linguaggi del teatro e in partenza martedì 10 gennaio. Il percorso formativo si articola in due moduli: nel primo, interamente online, dialogheranno artisti ed esperti di scuola per raccontare i tanti modi di intendere e fare teatro a scuola, nel secondo i partecipanti sperimenteranno i vari linguaggi in un percorso laboratoriale.